Gli italiani si trovano oggi ai vertici delle classifiche europee per indebitamento personale. Nel 2024, il debito medio pro capite ha superato i 29.000 euro a persona, registrando un aumento del 13,6% rispetto al 2021. Un dato che riflette un utilizzo crescente di prestiti personali, finalizzati e non, da parte delle famiglie italiane.
1. Il valore assoluto: 29.099 € di debito a persona
Nel dettaglio, ogni cittadino italiano indebitato ha in media 29.099 euro di passività, un valore superiore rispetto a quanto rilevato in altri paesi del Sud Europa come la Spagna (17.447 euro) o il Portogallo (20.241 euro).
2. Crescita più rapida in Italia
Dal 2021 al 2024, il debito pro capite in Italia è cresciuto del 13,6%, un incremento più marcato rispetto ad altri paesi europei. Inoltre, è aumentato anche il numero medio di posizioni debitorie, passando da 2,2 a 2,5 per individuo. Parallelamente, il debito complessivo delle famiglie italiane è cresciuto, sfiorando i 2.919 miliardi di euro.
3. Debito privato contro PIL: un quadro (ancora) equilibrato
Nonostante l’aumento dei valori assoluti, il rapporto tra debito privato e PIL resta relativamente contenuto. Nel terzo trimestre del 2024 il debito delle famiglie italiane rappresentava circa il 47,2% del PIL nominale, in leggero calo rispetto ai trimestri precedenti. Questo dato suggerisce che, almeno per ora, il fenomeno dell’indebitamento è ancora sostenibile su scala macroeconomica.
4. Cosa significa tutto questo?
- Un indebitamento più pesante: l’aumento sia dell’importo che del numero di prestiti indica un ricorso sempre più diffuso al credito per sostenere spese personali, ristrutturazioni, acquisti o progetti familiari.
- Ma non necessariamente preoccupante: finché il debito resta sotto controllo rispetto al reddito disponibile, e il PIL tiene il passo, la situazione può essere gestita. Tuttavia, un incremento rapido può esporre le famiglie a nuove fragilità, specialmente in contesti di tassi d’interesse elevati o inflazione persistente.
5. Rischi e opportunità
Rischi principali:
- Un aumento del servizio del debito, ovvero rate più alte che riducono il reddito disponibile.
- Maggiore vulnerabilità in caso di eventi imprevisti: perdita del lavoro, spese straordinarie o aumenti dei tassi.
Opportunità:
- Il debito può anche essere indice di fiducia nel futuro: investimenti in formazione, casa, beni durevoli.
- Il rapporto debito/PIL sotto il 50% suggerisce ampio margine di sostenibilità, purché il debito venga gestito con consapevolezza.
6. Cosa fare come singolo
Ecco alcune azioni concrete per chi ha o sta pensando di contrarre debiti:
- Calcolare il rapporto debito/reddito per capire se le rate sono sostenibili nel tempo.
- Rinegoziare i prestiti più costosi (es. carte revolving, piccoli finanziamenti) per ottenere condizioni migliori.
- Valutare la surroga o il consolidamento del debito, riducendo così la pressione mensile.
- Creare un fondo d’emergenza, per evitare di ricorrere a nuovi prestiti in caso di imprevisti.
In sintesi
| Aspetto | Stato attuale |
|---|---|
| Debito pro capite | 29.099 € (+13,6% dal 2021) |
| Posizioni debitorie | 2,5 per persona |
| Rapporto debito/PIL | Circa 47% (Q3 2024) |
| Confronto europeo | Superiore a Spagna e Portogallo |
Il quadro che emerge è quello di un’Italia dove l’indebitamento cresce e si diffonde, ma rimane — per ora — entro limiti sostenibili. Serve però maggiore consapevolezza individuale, strumenti di gestione efficaci e un’educazione finanziaria più diffusa.
Vuoi restare aggiornato sul mondo della finanza personale?
📌 Segui il blog di FGN Consulting per approfondimenti, strumenti utili e analisi su tutto ciò che riguarda risparmio, debito, investimenti e strategie economiche.
📲 Seguici anche sui nostri canali social per non perdere consigli pratici, notizie e contenuti esclusivi.
Perché il tuo successo è il nostro business.