Microsoft ha ufficializzato che comprerà Activision Blizzard e questa volta l’acquisizione da 69 miliardi di dollari si può davvero considerare ufficiale e definitiva dopo le querele tra il colosso di Redmond e l’autorità antitrust britannica che aveva bloccato l’affare lo scorso aprile. Il fine dell’accordo è quello di rendere giusta la competizione nell’ambito del cloud gaming, aprendo i contenuti prodotti da Activision a sistemi non Windows, scongiurando così un monopolio Microsoft nella distribuzione di titoli molto popolari come Warcraft, Diablo, Overwatch, Call of Duty, Guitar Hero e Candy Crush.
Microsoft aveva annunciato l’intenzione di acquistare Activision Blizzard per la cifra record di 68,7 miliardi di dollari addirittura a gennaio 2022, per diventare la terza società videoludica più grande al mondo dietro a Tencent e Sony. Tuttavia, l’affare aveva riscontrato l’ostruzione delle autorità antitrust americane e britanniche, che temevano che la posizione di Microsoft nel settore ne avrebbe alterato gli equilibri a scapito dei consumatori. Il 26 aprile la Competition and Markets Authority (Cma) – il dipartimento del governo del Regno Unito responsabile della concorrenza – aveva quindi bloccato ufficialmente l’accordo, costringendo Microsoft a scendere a compromessi e ad accelerare i tempi per evitare anche la pesante penale di 3 miliardi di dollari in caso di non chiusura dell’acquisizione.
A questo punto per ottenere il via libera dalla Cma, Microsoft ha quindi acconsentito a trasferire i diritti dei giochi attuali e futuri in cloud e fuori dallo spazio economico europeo nelle mani dei francesi di Ubisoft, per una somma non comunicata. Così facendo, si è concretizzata la possibilità di concedere la licenza dei contenuti Activision Blizzard anche a fornitori di cloud gaming con sistemi non Windows, garantendo la concorrenza. “Come un unico team impareremo, innoveremo e continueremo a mantenere la nostra promessa di portare la gioia e la comunità del gioco a più persone“, ha pronunciato Phil Spencer, amministratore delegato di Microsoft Gaming.