l Flatiron Building, il monumento soprannominato il “ferro da stiro di New” per la sua forma, è stato venduto all’asta per $ 190 milioni.
Per quale motivo? Una lite tra i cinque proprietari che non sono riusciti a mettersi d’accordo sulla ristrutturazione. L’edificio è stato progettato dall’architetto Daniel Burnham quando i grattacieli hanno iniziato a formare la Grande Mela. Con 20.000 mq su 87 metri, il Flatiron Building è stato a lungo uno dei grattacieli più alti di New York.
È rimasto quasi completamente vuoto per quattro anni, da quando il suo inquilino rimasto per molto tempo, Macmillan Publishers, che occupava tutti i piani degli uffici, si è traferito nel 2019.
DALL’ESSERE CRITICATO ALL’ESSERE AMATO
Tuttavia, il Flatiron, ben prima della sua realizzazione, ha inizialmente ispirato un diffuso scetticismo, in particolare sulla sua strana e inusuale forma che avrebbe reso l’edificio instabile, tanto da causarne un crollo.
Alcuni dei primi critici si riferirono all’edificio definendolo “Burnham’s Folly”, (la follia di Burnham) e sostenendo che la combinazione tra forma triangolare e altezza avrebbe causato inevitabilmente la caduta dell’edificio, a causa anche delle forti correnti di aria che si creavano all’intersezione di due delle strade più trafficate di New York.
Nonostante le critiche e il diffuso scetticismo iniziale, il Flatiron Building venne inaugurato davanti a migliaia di persone e negli anni successivi è diventato uno degli edifici più immortalati in fotografie, dipinti e cartoline, che proprio in quegli anni cominciavano a circolare, nonché uno dei simboli più popolari della stessa New York City. I fotografi Edward Steichen e Alfred Stieglitz hanno catturato immagini particolarmente memorabili dell’edificio, così come il pittore impressionista Childe Hassam.
Non è dato conoscere, al momento, il futuro degli ultranoti 22 piani, occupati fino al 2019 dalla casa editrice britannica Macmillan. Quello che è certo è che alla bidding battle, proprio fuori dall’edificio, con 11 offerenti riuniti intorno a un tavolo, hanno preso parte anche Jacob Garlick, il migliore offerente, e Jeffrey Gural di GFP Real Estate, uno degli ultimi proprietari per arrivare a decretarsi l’asta Garlick.
Tuttavia, non è ancora detta l’ultima parola. Secondo gli accordi, per il possesso effettivo del Flatiron, Garlick dovrà effettuare un deposito del 10% (vale a dire $ 19 milioni) entro oggi venerdì 31 marzo, una quota che secondo The Real Deal non sarebbe ancora stata versata. In caso contrario, il suo “avversario” Gural avrà il diritto di acquistare la proprietà a titolo definitivo, oppure l’edificio sarà rimesso all’asta. Nota a margine: anche con il deposito, comunque, Garlick avrebbe solo altri 10 giorni per trovare il restante 90% del totale.